Mercoledì 16 gennaio. Taccuino di viaggio. Morteros è una cittadina ed un comune del dipartimento di San Justo a nord est della provincia di Cordoba . Il nome deriva dal fatto che nel XVI secolo i conquistadores spagnoli che la fondarono vi eressero una Rocca detta appunto de Los Morteros per le postazioni di mortai li collocati. Oggi Morteros conta circa 18.000 abitanti ed è una città molto bella ricca di parchi e fontane. Vi arriviamo nel tardo pomeriggio , direttamente da Colonia Caroya e dopo una breve sosta a Miramar sulla laguna del Mar Chiquita uno dei più grandi laghi salati dell’emisfero sudoccidentale. Dopo l’esperienza di Colonia , dove abbiamo avuto una accoglienza che ci ha lasciato stupiti , pensiamo che qui avremo poco tempo per familiarizzare. Quando arriviamo mancano solo tre ore al concerto e non ci sarà certo molto spazio per i convenevoli. Purtroppo non abbiamo ancora imparato a conoscere gli argentini . Neanche scesi dal bus sono già tutti intorno , ad abbracciarci e salutare , a chiederci come stiamo, di cosa abbiamo bisogno , se ci manca qualcosa e via discorrendo . E mentre Manuela e il sindaco Daniele sono subito catapultati in una intervista alla TV , i ragazzi vengono caricati su macchine e pick-up per una velocissima visita alla città. In teatro ,sul palco, è già tutto pronto e non fanno che ripeterci quanto sono muy feliz di averci qui e della grande attesa per questa serata alla Sociedad Italiana . E arriviamo al concerto che comincia ,puntualmente , alle nove sudamericane, cioè alle 21.40 come pare sia d’obbligo da queste parti. Il teatro è grandissimo e non tutti i posti vanno esauriti ma la gente che c’è è fantastica e i ragazzi lo sentono perché nonostante il caldo , oggi fa veramente caldo, e la stanchezza delle poche ore di sonno e del viaggio , danno vita ad una esibizione davvero impeccabile esaltata da un sound che il nostro fonico Michele ottiene con risultati da sala di registrazione. Gli applausi sono lunghissimi e molti brani sono accompagnati dal ritmico batter di mani . Quando i Freevoices attaccano volare la gente non si trattiene dal cantarlo insieme a loro e su Solo le pido a Dios c’è chi sale sul palco per stringere la mano alla maestra. Shosholosa deve essere ripetuta al grido di otra otra che vuol dire bis. Alla fine tutti in piedi con un tifo da stadio dove il primo entusiasta è l’intendente della città cioè il sindaco subito amico del nostro di Sindaco che è stato premiato con tutti i riconoscimenti possibili . Sono ormai le undici passate e si dovrebbe andare a San Francisco per prendere possesso delle camere e degli alloggi ma bisogna prima cenare e guai altrimenti e così finisce che si fanno le due e si arriva a destinazione che son quasi le quattro. Qui però l’orario , come sappiamo, è molto relativo e nessuno si scompone del nostro abissale ritardo . Buonanotte ragazzi siete stati fantastici. Alla prossima. #argentina2019
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Che meraviglia, mi sono emozionata tantissimo! Belli e bravi tutti 👏👏👏
Michela, la cugina ligure 😉