Giovedì 17gennaio . Taccuino di viaggio. Appunti. “Mi casa es su casa” così dice Fernanando Lorenzatto presidente del fogolar di San Francisco aprendoci casa sua e consegnandoci le chiavi. “Ci vediamo domani” aggiunge e poi se ne va lasciandoci padroni assoluti della sua dimora che non è precisamente una dimoretta visto l’annesso parco con piscina . Ma tant’è , qui le cose vanno così e l’indomani la casa di Fernando sarà aperta a tutti per il pranzo e per qualche ora di relax in piscina prima delle prove per il concerto. Definire Fernando una macchina da guerra è riduttivo. Organizzatore infaticabile si è fatto in quattro per garantire a tutti la migliore accoglienza e per dare al concerto il massimo della visibilità possibile. Così al mattino c’è il passaggio in radio mentre al pomeriggio Manuela il sindaco e una delegazione Freevoices sono a MI3 la TV di San Francisco con Fernando che corre su e giù col suo pick-up a portare la gente . Sforzi organizzativi ben ripagati perché alle nove, ora d’inizio dello spettacolo , il Teatrillo Municipal di San Francisco è tutto esaurito e la serata si presenta nel migliore dei modi. Terzo concerto consecutivo , con tutto il carico degli spostamenti, del pochissimo sonno, delle emozioni accumulate in questi giorni , non è facile trovare energia e concentrazione per dare anche qui il massimo. E allora bisogna lavorare di cesello, curare le sfumature , perfezionare i legati e la sincronia dei movimenti . Così, la cosa riesce , perché il concerto , alla fine è ancora più intenso , più ricco di chiaroscuri e di espressività. Fernando ci ha avvertito che il pubblico di San Francisco non è facile da conquistare e piuttosto restio agli applausi. Ma questa volta non è così. Brano dopo brano l’emozione cresce e la partecipazione si fa sempre più intensa. Un “ohh !!!” di consenso accompagna l’annuncio di Volare, si ride divertiti su Che centrattacco del quartetto Cetra e quando finisce Solo le pido a Dios sono tutti in piedi a gridare “otra otra otra” così che bisogna ripeterlo e lo spettacolo finirebbe qui perché la gente vuole ancora , ancora , ancora. Si chiude invece con Africa e Shosholosa e alla fine è tutto un battere di mani e un stringersi intorno che emoziona e strappa sorrisi. Fernando è al settimo cielo e ci sono grandi abbracci e baci con gli amici che lo vanno a ringraziare per la bella serata. Grazie Freevoices diventa subito l’immagine di copertina della pagina Facebook del Fogolar e alla cena si canta ancora con la gente in strada che ascolta e applaude. Finisce come sempre tardissimo ma ci siamo abituati: dormiremo a casa . Domani ci toccano 8 ore di pullman per andare ad Avellaneda dove ci aspettano per le manifestazioni del 140 di fondazione della città. Grazie Fernando grazie amici di San Francisco. Alla prossima. #argentina2019
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