Favorire il reinserimento sociale di chi è in carcere attraverso il lavoro perché, come ricordava l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, “il detenuto che lavora e che viene formato ha un livello di recidiva molto basso ed è molto probabile che non ritornerà a delinquere” è l’obiettivo delle varie attività formative che in questi anni si sono sviluppate all’interno del carcere di Gorizia nell’ambito del progetto “la città entra in carcere e il carcere entra in città”. Dopo gli interventi di ristrutturazione della Cappellina che aveva subito grossi danni dal terremoto del 1976 è oggi la volta della Sala Polivalente , ambiente che il gruppo di lavoro guidato dal prof. Steven Stergar ha pensato di riqualificare come vero e proprio luogo di cultura dove i detenuti possano scambiare momenti di incontro con il territorio con manifestazioni di teatro, concerti, cinema, conferenze mostre e altro. “Una sala – come scrive don Alberto De Nadai- riempita di persone diverse che rappresentano l’umanità della giustizia, dell’accoglienza, della pace e della fratellanza”. Proprio ai fini della realizzazione di questo progetto si è dato avvio alla costruzione di un palco sopraelevato che consentirà lo sviluppo delle varie attività artistiche e culturali. Il palco progettato dagli architetti Visintin e Bragutti e costruito dagli stessi detenuti è stato completato nel novembre dello scorso anno e sarà inaugurato sabato 11 settembre, alle ore 14.00, con un concerto del gruppo giovanile Freevoices dell’Associazione InCanto di Capriva del Friuli. Il concerto, che si svolge con il contributo Della Fondazione Carigo e della Cassa Rurale del FVG, vuole essere un momento di ringraziamento a quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’opera oltre che segnare un ulteriore occasione di incontro tra la città e la realtà del carcere. Non nuovo a iniziative di alto valore sociale (costante la sua presenza al Premio Regionale della Solidarietà) il complesso vocale Freevoices diretto da Manuela Marussi , vanta numerosi premi e riconoscimenti in ambito internazionale e proporrà all’ascolto il meglio del suo repertorio riprendendo in tal modo, dopo il lungo periodo del lockdown , la propria attività musicale in ambito provinciale. Al pianoforte il M.o Gianni Del Zotto arrangiatore delle musiche, alle percussioni Francesco Pandolfo, al basso elettrico Alessandro Toneguzzo, alle chitarre Alberto Corredig , al flauto Silvia De Savorgnani.
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