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Tour Argentina 2019 // Buenos Aires

Mercoledì 23 gennaio. Taccuino di viaggio. Appunti. Ed eccoci a Buenos Aires la grande metropoli (9 milioni di abitanti) vista ieri dall’alto del nostro volo da Reconquista. Ci fa da guida per un veloce city tour Catalina la segreteria della Sociedad Friulana . Il giro è rapido ma riesce comunque a darci una prima idea di questa immensa città che ci appare subito bellissima, moderna vitale e ricca di un fascino che è insieme americano e latino. Casa Rosada, Plaza de Majo, avenida Libertador , Obelisco e, non poteva mancare, Bombonera sono le nostre mete prima di andare subito alla sede della Sociedad dove dobbiamo allestire il concerto.  Purtroppo i tempi sono questi, tempi appunto da tournée e quindi valige, alberghi, spostamenti, chilometri e tutto quello che abbiamo consumato in questi giorni. Oggi si canta in acustico perché la sala lo permette ma, anche senza check sound , si prova , ad intervalli , per quasi tutto il pomeriggio. Sarà l’ultimo concerto di questa fantastica avventura e non ci si può permettere un calo di tensione perché cantare per 100 o per 20.000 come l’altro giorno, esibirsi in un grande teatro o in una sala più contenuta, non deve fare differenza; la carica la qualità devono essere sempre le stesse. E così ne esce un ultimo concerto veramente coinvolgente e molto bello da ascoltare. Gli applausi sono davvero tantissimi fin dal primo brano e finisce anche qui con tutti in piedi a chiedere il bis e a trattenere i ragazzi sul palco il più a lungo possibile.

E mentre ascolto questi brani e guardo queste reazioni  mi trovo a pensare che non c’è molta differenza tra il pubblico argentino e quello che da noi ma anche in Sardegna Slovenia o in Austria ha seguito i nostri concerti . Le emozioni sono identiche come se la musica avesse il potere di tirar fuori da ciascuno ciò che al fondo ci rende tutti umanamente uguali , fatti della stessa pasta,  resi simili al di là di ogni possibile differenza di sesso etnia o religione. Non esiste un linguaggio più universale della musica così come non esiste nulla di più generale della condizione umana stessa.

Scrivo sul volo che ci sta portando a casa e questo bellissimo viaggio sta ormai per terminare. Ci portiamo a casa tanto, tantissimo e non bastano certo queste note a raccontare tutto quello che gli amici argentini ci hanno regalato. Ciascuno di noi nei prossimi giorni lo farà a modo suo e sarà la sua storia e il suo racconto . A noi non resta che dire grazie, grazie e ancora grazie. Grazie a tutti quelli che in questi giorni ci hanno accolto, ospitato offerto la loro casa, nutrito coccolato e trasportato da un posto all’altro , grazie al pubblico che è venuto ad ascoltare che ha pianto o riso per le canzoni dei Freevoices e grazie infine , ma non certo in ultimo , a chi ha creduto in questo progetto a ci ha aiutato a sostenerlo finanziariamente. Abbiamo bussato a tante porte . Ecco chi ci ha aperto: Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Comune di Capriva, Ente Friuli nel Mondo, Associazione Giuliani nel mondo, Cassa Rurale del FVG, BCC di Staranzano e Villesse, DM legnami di Capriva e un paio di privati che vogliono restare anonimi. Grazie a tutti . Un abbraccio. Alla prossima trasferta. #argentina2019



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